(di Bianca Maria Bellei – fatemicucinare.it)
Nuova tappa del nostro tour gastronomico regionale: Modena. Di Modena amo tutto, sono lì le mie radici, da lì vengono i miei genitori che ci hanno educato ad un’autentica modenesità. La campagna, i frutteti, i tortellini, il lambrusco, l’aceto balsamico, il Duomo, la Ghirlandina, Bottura, le sfogline, Nonantola, Pavarotti, la Ferrari, le ciliegie e Vignola. Proprio da qui viene questa ricetta. Vi siete accorti che nel titolo c’è un errore? Questa non è la torta Barozzi, è una torta simil-Barozzi, perché la Barozzi è unica, la ricetta è segreta, non gli ingredienti ma il metodo sì. Fu inventata dal pasticcere Eugenio Gollini nel 1886, era la sua versione della già nota “Torta nera”. Nel 1907 la dedicò all’architetto Barozzi (siamo nel 1500), il più illustre vignolese. Anche oggi la si può gustare nella stessa pasticceria nel centro storico di Vignola. Mettiamo questa bella cittadina nelle mete dei futuri viaggi alla scoperta dell’Emilia. Una visita ai ciliegi in fiore, un pezzo di Barozzi gustata a tavolino…Già mi ci vedo. Intanto proviamo a farla a casa, non sarà proprio quella ma speriamo ci si avvicini. Ultima cosa: non contiene glutine, è davvero per tutti!
TORTA BAROZZI
150 g di cioccolato fondente
125 g di zucchero semolato
100 g di burro
150 g di mandorle pelate e tostate (meglio sarebbe fare metà mandorle e metà arachidi)
3 uova
mezzo bicchiere di Sassolino
2 tazzine di caffè
1 cucchiaino di polvere di caffè
Fondere dolcemente a bagnomaria il cioccolato tritato finemente con il coltello del pane, il burro e lo zucchero. Separare tuorli e albumi e montare questi ultimi. Fuori dal fuoco incorporare i tuorli alla massa di cioccolato, i caffè, la polvere di caffè, le mandorle tritate finemente in un tritatutto ed infime gli albumi montati, procedendo con delicatezza con un movimento dal basso verso l’alto. Rivestire uno stampo da 26 cm di diametro con carta da forno, versarvi il composto e cuocere in forno caldo a 180° per 30 – 35 minuti circa.