Via Emilia bis, la strada dell’ascolto e dell’impegno comune
Un'opera essenziale per il nostro territorio, per la quale serve un impegno comune da parte di tutti, ed un fronte unito per ottenere i finanziamenti necessari
Qualche giorno fa si è tenuto un incontro fra i rappresentanti dell’amministrazione comunale di S.Ilario (comprese le minoranze) e un comitato di cittadini di Cella, Cadè e Gaida, sul tema della della Via Emilia bis e più in generale della sicurezza stradale nel tratto di Via Emilia che va da Sant’Ilario a Reggio. A tale incontro, che aveva anche l’intento di “unire le forze” per arrivare alla realizzazione di un’opera essenziale per il nostro territorio, sono seguiti commenti stampa polemici, oltre che pieni di imprecisioni, a cui l’amministrazione santilariese ha replicato con il comunicato che pubblichiamo.
Nei giorni scorsi il comitato “Mattone su Mattone” ha rilasciato ai media un comunicato nel quale riporta gli esiti di un incontro avuto con il Sindaco di Sant’Ilario Carlo Perucchetti, l’Assessore ai lavori pubblici Daniele Menozzi e i capigruppo in consiglio comunale.
Come Amministrazione, ci meraviglia che il tono risulti così negativo, poiché nella realtà nel corso della riunione è stato espresso in più occasioni apprezzamento nei confronti del nostro Comune, sia relativamente alla concreta realizzazione del primo tratto di via Emilia Bis, sia per la disponibilità all’ascolto finora ottenuto. Certo, permane una distanza tra le nostre posizioni per il futuro, in quanto il Comitato rifiuta inspiegabilmente di considerare utile il contributo di ANAS su una strada che è a tutti gli effetti di sua competenza, ma questa posizione, anche alla luce dell’articolo, appare fondata su grossolane inesattezze. In particolare, si accusa il Comune di voler “scaricare in toto la realizzazione dell’opera ai tempi biblici di ANAS”, affermando che “Sant’Ilario è già dotata di un tratto di via Emilia bis, finanziata per 400mila euro da ANAS”. Questo significa ignorare completamente la storia della via Emilia nel nostro territorio: un tracciato definito per la prima volta nel 2000 nei nuovi strumenti urbanistici comunali, già realizzato in un primo tratto nel 2010 (con fondi di TAV, Provincia e Comune), di cui si sta realizzando la rotatoria di innesto sulla strada provinciale 111 a Calerno (con fondi di Provincia e Comune, anche grazie agli oneri della limitrofa cava), di cui è già stato realizzato il piano di fattibilità e le indagini preliminari per l’intero tratto mancante (sempre grazie alla fattiva collaborazione tra Provincia e Comune). Tutto senza fondi ANAS. Ma in un momento come questo, in cui si stanno definendo le priorità per il prossimo piano quinquennale, riteniamo opportuno ottenere finalmente un contributo anche da parte di ANAS per una variante a una strada Statale importante come la via Emilia e per questo sarebbe importante lottare insieme e non dividersi sulla base di idee preconcette.
Ribadiamo pertanto quanto espresso nell’incontro e cioè che per noi è importante migliorare la vivibilità delle frazioni di Calerno, Gaida, Cadé, Cella, e che a tal fine non trascuriamo alcun possibile contributo, dalle soluzioni più immediate ma locali (come attraversamenti pedonali protetti e autovelox) fino a ogni forma di finanziamento che possa permettere, ovviamente in stretta collaborazione con Comune di Reggio e Provincia, di realizzare globalmente la via Emilia bis da Reggio a Sant’Ilario. Il nostro impegno in questa direzione, testimoniato dalle opere già realizzate, continua e ci fa piacere se c’è una partecipazione attiva della cittadinanza poiché contribuisce a dare a chi di dovere il senso dell’importanza dell’opera, ma sempre e comunque nel rispetto reciproco e della verità.
L’Amministrazione Comunale di Sant’Ilario d’Enza