Graziano Panciroli, un cuore generoso
(di Elena Borghi)
Le tue passioni Graziano erano tante, la tua generosità era immensa, e queste righe non sono sufficienti per contenere tutto quello che hai fatto per il tuo paese e non solo, ma vogliamo provare a ricordarti al meglio. Era il 1972 quando, insieme ai tuoi amici, tra i quali il Dr. Turrini e il caro Tito Mussini, hai dato vita alla sezione “Avis” di Calerno. Se l’associazione in questi anni è cresciuta cosi tanto è grazie al vostro lavoro, e quando nel 2022 si festeggerà il traguardo dei 50 anni di fondazione, siamo certi di renderti orgoglioso di quello che siamo diventati. Come dimenticare poi la tua passione per lo sport. Dal calcio, allenatore e collaboratore per anni della squadra del tuo paese, il “Calerno” e tifoso sempre presente della “Reggiana”. Sappiamo che sei riuscito perfettamente a far appassionare anche tutta la tua famiglia a questo mondo, accompagnando figli e nipoti sugli spalti per intonare un coro insieme. E poi il ciclismo, un grande amore quello per la bicicletta. Per anni sei stato direttore sportivo dei “giovanissimi” della “GFM Ciclistica” di Gattatico, allenando ragazzini, portandoli avanti e indietro da qualsiasi gara senza chiedere nulla di più di un sorriso in cambio. La loro fatica, le loro vittorie erano la tua soddisfazione. Dopo la perdita di Francesco, presidente della sezione ciclistica di Avis Calerno eri riuscito, con i tuoi amici di Gattatico, a mandare avanti la tradizionale gara dedicata ai più piccoli che si svolge tradizionalmente nel villaggio “Bellarosa” del tuo paese. E poi il tuo cuore grande non si ferma qui. Con la Nella, la tua amata Nella, e con i tuoi familiari, da anni eri impegnato nell’associazione malati oncologici “AMO sorridiAMO alla vita”. Noi tutti ci stringiamo attorno alla meravigliosa famiglia che ci lasci, a Matte, alla Manu e a Fabri, a Marco, alla Marti e a Filippo, alla Ceci e a Samu, e a tutti i tuoi cari, in un grandissimo abbraccio virtuale. Ci hai fatto uno scherzo anche in ultimo eh Tano. Ci hai lasciati nel periodo più tremendo degli ultimi decenni, in cui non possiamo neanche scambiarci un abbraccio di conforto. Siamo sicuri che sotto quei baffi ti starai facendo un sorriso dei tuoi. Grazie di tutto, cuore buono.
Elena Borghi
per Avis Calerno
e per tutti gli amici