Una storia che continua
Affollata presentazione dell’autobiografia di Roberto Coïsson lo scorso 20 ottobre in Biblioteca
Lo scorso 20 ottobre, in biblioteca a Sant’Ilario, tantissime persone hanno voluto partecipare alla prima presentazione del libro “Vita avventurosa d’un fisico vagabondo”, autobiografia di Roberto Coïsson, professore di fisica che abitava a Montecchio Emilia e frequentava i parchi e la biblioteca di Sant’Ilario, al seguito dei nipoti Elisabetta e Leonardo. Questo libro ha una storia particolare: scritto dall’autore quando era già molto malato, è arrivato stampato il giorno dopo la sua morte, avvenuta il 26 marzo scorso: quasi un segno del destino, per una vita davvero fuori dall’ordinario, che merita di continuare ad essere raccontata anche dopo la sua fine. E allora ecco che la folla di amici che l’altra sera si sono stretti attorno alla moglie Paola e ai figli Eva e David diventano un pezzo di questa storia che in qualche modo continua, anzi, che molti hanno conosciuto solo grazie a questo libro e alla sua presentazione. La serata, nonostante l’ampia partecipazione, è sembrata quasi intima, con la moglie che raccontava con naturalezza gli anni vissuti in Africa e in Asia, i viaggi avventurosi in Messico e in Afghanistan, le esperienze lavorative in Russia, Vietnam, Giappone, USA… il tutto accompagnato dalla lettura di qualche estratto del libro e da molte foto scattate dall’autore stesso. Tutto il ricavato (circa 450 euro) della vendita dei libri nella serata di presentazione è andato all’associazione CUAMM-Medici con l’Africa, a cui il Prof. Coïsson era molto legato.