Grazie Marcello!
anni di intenso lavoro e grandi risultati per Moretti e la sua squadra
(di Giordano Colli)
Marcello Moretti ha svolto i suoi due mandati da Sindaco di Sant’Ilario con un’intensità e una dedizione innegabili, spendendosi in prima persona su ogni aspetto dell’attività amministrativa e a stretto contatto con i cittadini e con l’associazionismo locale. Una presenza costante e diretta nella vita di questa comunità, frutto della convinzione che in un Comune di piccole dimensioni il modo migliore per creare un rapporto virtuoso tra cittadini ed eletti è ascoltare le persone senza filtri e stare in mezzo a loro. Prima della sua esperienza da sindaco, Marcello è stato assessore alla scuola; in quegli anni ero in giunta con lui, e ricordo bene in che modo ha iniziato ad affrontare le questioni di sua competenza: molti approfondimenti e confronti, poi le decisioni ritenute più giuste. Quando ha cominciato la sua esperienza da amministratore, qualcuno non del tutto convinto delle sue capacità sussurrava che non era abbastanza deciso: a ripensarci oggi fa abbastanza sorridere, perché quelle stesse persone in questi ultimi anni gli hanno rivolto la critica opposta, cioè di essere troppo decisionista. In realtà il suo approccio all’amministrazione pubblica è stato intelligente e progressivo: quando si inizia qualcosa di nuovo e complesso di cui non sia ha esperienza, i primi anni impongono tanto studio, l’appoggio alle persone competenti che ne sanno più di noi, la consapevolezza del proprio livello di autonomia nell’affrontare i temi difficili. Con il crescere della conoscenza approfondita delle questioni aperte, cresce la capacità di contribuire alle discussioni collegiali, e al pari cresce l’autonomia di pensiero e di azione. Il bel percorso di Marcello nei suoi 5 anni da assessore e nei successivi 10 anni da sindaco è stato proprio questo: un arco di tempo in cui ha studiato, ha imparato, è stato capace di farsi apprezzare da chi aveva più esperienza di lui, fino a diventare un punto di riferimento centrale e autorevole per le altre istituzioni e per migliaia di cittadini. Qualche detrattore in questi anni ha tentato di dipingerlo come un Sindaco che decideva da solo: chi dice questo non lo conosce, e soprattutto non ha idea di cosa significhi oggi amministrare un Comune. In un momento storico in cui ogni pressione, responsabilità e aspettativa grava sulla testa del primo cittadino, i sindaci non chiedono affatto di essere lasciati soli a governare, ma al contrario sentono un grande bisogno di collegialità e confronto, di consigli sensati, di apporti costruttivi. Ricordo un passaggio politico delicato, qualche anno fa, emblematico di questo modo di intendere il proprio ruolo. Si discuteva della possibilità della fusione dei tre Comuni di Sant’Ilario, Gattatico e Campegine; nella giunta e nel gruppo consiliare di maggioranza quell’ipotesi era pienamente condivisa, ed era condivisa dalla maggioranza delle forze politiche locali, anche di opposizione. Ma Marcello volle giustamente confrontarsi con più persone possibile, gli attivisti dei circoli Pd di Sant’Ilario e Calerno, i volontari delle feste, le associazioni locali, le parrocchie, i rappresentanti di categoria delle imprese, i singoli cittadini. Ricordo le sue motivazioni: per lui la fusione era una scelta senza dubbio giusta, ma questo non era sufficiente, riteneva che fossero i santilariesi, ben prima di un sindaco non originario delle nostre terre, a dover essere convinti di questa proposta da sottoporre poi a referendum, che ridefiniva i confini fisici e identitari del loro paese. Nel nostro Comune il sì alla fusione passò con un’ampia maggioranza popolare, ma a Gattatico e Campegine prevalsero nettamente i no, e la proposta purtroppo non ebbe seguito. Se a Sant’Ilario non ci fosse stato il coinvolgimento e la convinzione di tutte quelle persone a monte di una proposta così forte, la mancata fusione avrebbe probabilmente compromesso l’intero mandato ammnistrativo di una giunta che aveva speso tantissime energie e due anni di intenso lavoro per quell’obiettivo. Invece l’amministrazione ripartì con impegno e convinzione, riuscendo a portare a casa tanti importanti risultati negli ultimi tre anni del mandato, svolgendo un grande lavoro. Non possiamo che ringraziare Marcello Moretti e la sua squadra di assessori e consiglieri per quanto hanno fatto: brave persone, competenti e appassionate, che in condizioni non facili si sono spese tantissimo ed hanno reso migliore il nostro paese.