Il Tar dà ragione al Comune sul fotovoltaico a Calerno
Stop ai due impianti fotovoltaici a Calerno. Il sindaco Moretti: “riconosciuto il ruolo degli enti pubblici locali e accolte le nostre argomentazioni”.
L’amministrazione di Sant’Ilario ha vinto la battaglia legale: gli impianti fotovoltaici dietro al ristorante Mareluna e lungo via Martiri a Calerno non si possono fare. Il TAR ha infatti respinto entrambi i ricorsi che si opponevano ai dinieghi del Comune, contrario ad un’operazione voluta da privati che non hanno consultato l’amministrazione locale e non si sono attenuti alle norme della pianificazione urbanistica nella scelta della collocazione e del dimensionamento degli impianti.
“Siamo ovviamente molto soddisfatti di queste due sentenze – ha dichiarato il sindaco di Sant’Ilario Marcello Moretti – le cui lunghe e articolate motivazioni ci riserviamo di studiare in maniera approfondita già nei prossimi giorni. Prima di qualsiasi commento tecnico, quindi, ci limitiamo ad applaudire questa vittoria del diritto, riconoscendo la grande professionalità dei nostri tecnici che hanno dovuto affrontare una normativa complessa, che ha sicuramente richiesto grande impegno per essere esaminata in modo da individuare i punti potenzialmente critici. Da una prima sommaria lettura – ha proseguito Moretti – si evince sicuramente la correttezza degli strumenti urbanistici ed il loro ruolo importante all’interno del sistema normativo. Emerge forte il concetto che la transizione energetica, fortemente voluta dalla nostra amministrazione, non può passare attraverso interventi calati dall’alto che bypassano gli enti locali. La dimensione, le caratteristiche e la collocazione di impianti fotovoltaici sono caratteristiche che devono essere condivise con chi amministra il territorio. Non si può operare in modo indiscriminato, nemmeno in un settore fondamentale e condiviso come questo. Servono strumenti urbanistici adeguati, condivisi, per la collocazione ottimale di questi impianti. Ci tengo a ringraziare – ha concluso il sindaco – l’ingegner Claudia Strozzi, responsabile del nostro ufficio tecnico, e l’avvocato Merlo, della Provincia di Reggio, che ci ha supportato dal punto di vista legale, le associazioni ambientaliste e degli agricoltori che hanno condiviso il nostro approccio alla vicenda e soprattutto i cittadini di Sant’Ilario e Calerno, con i quali c’è stata fin da subito condivisione piena della necessità di contrastare l’intervento anche nei modi e negli strumenti utilizzati. La sentenza del TAR restituisce dignità ai cittadini e alla loro amministrazione e riconosce la necessità di trovare un equilibrio tra esigenze di produzione energetica da fonti rinnovabili e di rispetto del paesaggio e del patrimonio, che non può essere considerato, come invece chiedevano le ditte proponenti, subalterno”.