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Ballata per la Katër i Radës

Tra musica e narrazione venerdì 10 gennaio (ore 21) arriva al Piccolo Teatro in Piazza lo spettacolo pluripremiato di Factory Compagnia Transadriatica.

Uno spettacolo di altissimo livello e dal forte impatto emotivo, venerdì 10 gennaio (ore 21) al Piccolo Teatro in Piazza. Il naufragio della nave albanese Katër i Radës (28 marzo 1997) inaugura tristemente l’epoca degli esodi, e delle morti, nel Mediterraneo nella nostra storia recente. La cosiddetta “tragedia del Venerdì Santo” è avvenuta nel Canale d’Otranto il 28 marzo 1997 – quando la nave albanese entrò in collisione con la corvetta Sibilla della Marina Militare Italiana – nella quale morirono oltre cento persone, soprattutto donne e bambini stipati in coperta, di cui furono recuperati 81 corpi, mentre altri non sono mai stati trovati. Dopo di allora, quella storia ha continuato a ripetersi divenendo la triste storia comune del Mediterraneo, dei confini serrati dell’Europa e delle morti in mare. Negli anni, è stato oggetto di diversi lavori di inchiesta e narrazione, i quali ne hanno ampiamente ricostruito e chiarito le dinamiche. Tuttavia, vi è ancora la necessità di approfondire il racconto delle singole vicende che compongono il fatto collettivo, di recuperare il contesto specifico che ha mosso quelle partenze – la sanguinosa guerra civile albanese del 1997 – di dare il giusto riconoscimento e valore all’individualità di ogni storia, che ha «il diritto di essere raccontata».
Le storie di due “bambini del 1997” si rincorrono e si intrecciano nelle voci di Elvis e Lindita, partiti dal Sud dell’Albania per mettersi in salvo dall’impazzimento di un Paese in preda alla guerra civile e dal rapido precipitare degli eventi. Palazzi pubblici divelti mattone dopo mattone, il crac finanziario, i kalashnikov con cui si spara, la fuga, il viaggio che ricorda quello di Pinocchio nella pancia di una balena. Elvis e Lindita divengono l’occhio attraverso cui guardare questa storia, simbolo catartico del primo grande naufragio del Mediterraneo con cui non abbiamo mai finito di fare i conti. Lambisce il racconto il mito di Kuçedra, evocato da un coro di uomini e donne albanesi, il mostro acquatico simbolo del caos primordiale, nemico dell’umanità, protagonista di molte leggende albanesi – il quale torna nelle narrazioni di ogni tempo nelle vesti di Drago, Leviatano, essere demoniaco – e del Dragùa, il bambino eletto, nato per combattere e sconfiggere Kuçedra. Attraverso l’incastro tra cronache e leggende, biografie e storie collettive le vicende dei passeggeri della Katër i Radës vengono riportate alla luce e al contempo trascese: gocce nel mare dell’eterno cammino dell’umanità, nella necessità di un approdo sulla terraferma, in salvo dal “mostro”.
Lo spettacolo è uno Stabat Mater da vivere col fiato sospeso e si distingue per una scenografia suggestiva e toccante, una drammaturgia sorprendente e accanto alla bella recitazione degli attori, per la magia delle musiche di Redi Hasa, violoncellista e compositore noto come partner di Ludovico Einaudi e di altri grandi musicisti e per aver recentemente firmato la colonna sonora del film su Celine Dion.

Ballata per la Katër i Radës
Factory Compagnia Transadriatica, LECCE

di Giorgia Salicandro, regia di Tonio De Nitto, con Sara Bevilacqua, Redi Hasa

Ingresso 12 euro. Ridotto 8 euro. Prevendite: Tabaccheria Merlini, piazza Repubblica, Sant’Ilario d’Enza. Prenotazioni: 328 6019875.

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