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La cura delle piante in ambito urbano

Giovedì 3 ottobre alle 20.45 al Mavarta un incontro sull’argomento. L’assessore Ferri: “i cambiamenti climatici ci impongono nuovi approcci ed un impegno costante”

La cura delle piante negli ambienti urbani è un tema attuale e oggetto di cambiamenti importanti nell’approccio alla tutela del verde, dai problemi dati dalla processionaria del pino, al censimento fitostatico, all’endoterapia. Giovedì 3 ottobre alle ore 20.45, il Centro Mavarta di Sant’Ilario ospiterà un incontro aperto al pubblico sull’argomento del benessere del verde in ambito cittadino: ne discuteranno con i presenti Fabrizio Ferri (Assessore all’ambiente) e i Dottori Mauro Carboni, Alessandro Spinabelli e Linda Zanni di Equa Srl. L’iniziativa ha l’obiettivo di presentare l’intervento realizzato e stimolare i privati a controllare gli esemplari in loro possesso. La processionaria del pino è un parassita che sta anticipando sempre di più la sua presenza creando notevoli problemi a uomini e animali. L’amministrazione comunale quest’anno ha voluto affrontare diversamente il problema, progettando insieme a un’azienda di professionisti (Equa Srl) un programma da realizzare dai mesi di settembre/ottobre diviso in due fasi: il censimento degli esemplari e successivamente un trattamento endoterapico.

Il procedimento endoterapico consiste in un’iniezione manuale nel fusto della pianta, a circa un metro dal suolo, di un prodotto appositamente studiato per il controllo del parassita.
Questa tecnica viene eseguita conformemente alle normative previste dalle normative in materia di distribuzione ed uso di prodotti fitosanitari in ambito urbano. La tecnica endoterapica evita qualsiasi tipo di dispersione di prodotto fitosanitario nell’ambiente annullando i rischi relativi all’esposizione della cittadinanza durante il trattamento. I vantaggi del trattamento sono anche altri: il cantiere di lavoro interessa un’area ristretta intorno al fusto, consentendo l’intervento anche in zone poco accessibili, impervie o di dimensioni quindi esigue. In più, il prodotto, sfruttando il flusso linfatico della pianta, si distribuisce in maniera omogenea in tutta la chioma. Come conseguenza la pianta acquisisce una resistenza interna al parassita, indipendentemente dalla presenza di piante infestate nelle vicinanze, permettendo anche il controllo di altri possibili insetti presenti sulla pianta. Si consideri anche che tutta l’operazione avviene da terra, evitando interventi aerei con il conseguente problema di effetti collaterali dovuti all’utilizzo di atomizzatori. Inoltre viene azzerato il rischio di contatto con i nidi da parte degli operatori durante l’asportazione degli stessi. Nella fase successiva all’intervento, i nidi presenti regrediscono e si atrofizzano con il tempo, eliminando le problematiche connesse al loro smaltimento; il periodo d’intervento è molto ampio: da Agosto a Novembre prima della formazione dei nidi; da dicembre a marzo a nido presente. L’effetto del trattamento ha una durata prevista di tre stagioni invernali ed è consigliato effettuarlo tra settembre e novembre per evitare la formazione dei nidi.

L’assessore all’ambiente Fabrizio Ferri

“Durante questo mandato – ha dichiarato l’assessore all’ambiente Fabrizio Ferri – porteremo un’ulteriore attenzione alla situazione della salute dei nostri alberi: i cambiamenti climatici con improvvise ed estreme variazioni metereologiche ci impongono un rinnovato impegno. Alcuni controlli sono già stati messi in atto su tutto il territorio comunale, inoltre a Calerno nelle scorse settimane è stato effettuato un primo incontro con i residenti di via Brenta. L’incontro del Mavarta sarà un ulteriore passo per sensibilizzare i cittadini sull’importanza di certi interventi”.

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