Il laboratorio contro la violenza sulle donne
Donati quasi 3.500 € all’associazione Nondasola dalla vendita dei braccialetti contro la violenza
Fra poco sarà l’otto marzo, giornata internazionale della donna e a Sant’Ilario la giunta sta lavorando per un evento particolare. “Il nostro impegno nel promuovere la cultura del valore di ogni persona – ha dichiarato l’assessore al welfare e vicesindaco Anna Giangrandi – è per noi un lavoro quotidiano. Oggi lo diciamo rendendo conto anche di quanto si è realizzato attraverso il laboratorio contro la violenza sulle donne. L’Amministrazione è fra i primi attori a sostenere il laboratorio, ma molto si deve alla viva sensibilità e al generoso impegno di numerosi cittadini, associazioni di volontariato, scuole, servizi sociali e commercianti, che da alcuni anni promuovono azioni e progetti molto concreti nel sostenere donne che hanno subito violenze. Impegno che si è ben espresso nella giornata dello scorso 27 novembre, sia nella manifestazione per le vie della città che nel programma all’interno del Teatro, in cui si è anche reso conto di quanto realizzato con la produzione dei ‘Braccialetti della promessa’, idea di Francesca Mancin, che ha coinvolto 220 donne e uomini, compatti nel dire il proprio ‘no alla violenza, 365 giorni l’anno’ e ‘sì’ al rispetto verso le differenze’. Ai braccialetti realizzati con un cordoncino rosso, colore dell’antiviolenza e caratterizzato da nodi, simboli di giunzione, erano legati pensieri e promesse che ogni donna può fare ogni giorno nel prendersi cura di sé, e di altre, da coinvolgere in questa esperienza di vita e di bellezza. E cosa ci può essere di più attraente di un monile che arricchisce la nostra gestualità e il nostro aspetto di donne, mentre coinvolge cittadini differenti per età, appartenenza, cultura, etnia? Abbiamo realizzato 834 braccialetti venduti sia dai volontari tramite il ‘passaparola’ che nei 32 negozi della città. Alla fine abbiamo raccolto 3.481 € interamente devoluti all’associazione Nondasola, Centro antiviolenza di Reggio Emilia. Hanno donato tempo alla realizzazione dei braccialetti anche i ragazzi del Centro Mavarta e dell’Oratorio Don Bosco, le signore del gruppo Manine&Manone e della Tavernetta, gli ospiti del Centro diurno. Mentre 107 studenti di terza media si sono impegnati nel fare un video con attività artistiche che promuovono il rispetto delle donne. A testimonianza – conclude l’Assessore Giangrandi – di un Laboratorio permanente contro la violenza sulle donne che promuove la cultura del valore e della dignità di ogni persona, le donne in primo luogo”.