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Papa Francesco, il suo ruolo nella storia

I semi gettati da Bergoglio con determinazione e profonda umanità durante il suo pontificato. Semi che il cattolicesimo deve far germogliare e crescere.

(di Guido Roncada)

Nella storia millenaria della Chiesa Cattolica quale posto occupa Papa Francesco? E quale posto occupa nella nostra storia personale?
Papa Bergoglio ha portato sul soglio pontificio parecchie e importanti novità: primo Papa a provenire dal sud del mondo, primo Papa ad appartenere all’ordine religioso dei Gesuiti, primo Papa ad assumere il nome di Francesco come il santo di Assisi.
Ben conscio delle grandi difficoltà che poteva incontrare nel suo pontificato, ha affrontato con grande determinazione il bisogno di cambiamenti importanti. Per credenti e non credenti ha messo in primo piano la salute e la custodia del Creato con una specifica enciclica, ha richiamato costantemente tutti i popoli alla pace promuovendo in ogni angolo del pianeta la multiculturalità. Ha posto all’attenzione di tutti la vita degli ultimi, degli scartati della storia, di coloro che lasciano la propria terra per fuggire da soli o con la famiglia in cerca di un’esistenza più giusta e degna d’essere vissuta. Ha indetto la Giornata mondiale dei poveri che ha sempre voluto incontrare, ascoltare, frequentare e che ha posto al centro della sua evangelizzazione. Ha sempre celebrato la Pasqua con i carcerati.
Uomo di grande umanità, paterno e spontaneo, ha voluto vivere in un piccolo appartamento in Santa Marta con altri sacerdoti confratelli, perché semplicità ed umiltà erano le buone caratteristiche del prete che aveva scelto di essere.
Tanti sono i semi che ha gettato e che il Cattolicesimo d’Occidente deve far germogliare e far crescere: il ruolo della donna nella Chiesa, i rapporti con la Chiesa ortodossa d’Oriente, il dialogo con l’Islam, la ferma condanna della pedofilia, la giustizia legata alla misericordia sono solo alcuni esempi.
Ricorderemo tutti Papa Francesco, solo, sul sagrato di S.Pietro in una sera piovosa con il crocifisso in mano mentre prega per la fine della pandemia e lo ricorderemo anche in altri momenti per noi significativi del suo Pontificato, attento e presente alle sofferenze della sua gente che ha sempre profondamente amato.

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