
Quando la natura si fa arte
Grande successo per la mostra "Lo sciacallo dorato", al centro culturale Mavarta fino al 6 aprile


Un pubblico numerosissimo e particolarmente interessato ha preso d’assalto la mostra dal giorno dell’inaugurazione in poi, rendendola un evento di grande interesse culturale ancora più impattante. È visitabile ancora fino al 6 aprile, al centro Mavarta a Sant’Ilario d’Enza, “Lo sciacallo dorato”, particolarissima mostra fotografica che espone le immagini esclusive scattate negli ultimi anni dal fotografo calernese Diego Barbacini, che ritraggono appunto lo sciacallo dorato.

Immagini uniche, in quanto testimoniano il primo avvistamento in Italia di un gruppo riproduttivo (ossia di una famiglia) numerosissimo, di questo particolare animale, che negli ultimi anni ha iniziato a manifestarsi anche nella nostra penisola.
L’autore degli scatti, Diego Barbacini, è un nome molto conosciuto in paese in quanto impegnato nel mondo sportivo (è presidente del Calerno Calcio) e del volontariato. Il suo “lavoro” di avvistamento, con appostamenti e fototrappole, è testimoniato dalle tante foto che regolarmente pubblica sui social. In questo caso si è accorto di un avvistamento speciale, che poteva avere rilevanza scientifica. Ha così scelto la via della discrezione e si è rivolto all’Ente Parchi del Ducato, nella persona del naturalista dott. Emanuele Fior. Quest’ultimo, presente la sera dell’inaugurazione, ha raccontato con la dialettica del competente divulgatore l’importanza di questo avvistamento, e tutto quanto ha circondato questi mesi di ricerca e lavoro condotto insieme a Barbacini.
La serata è stata l’occasione per riflettere sull’importante opera del Centro Recupero Animali Selvatici Rifugio Matildico, grazie all’intervento di Ivano Chiapponi, che ne è il responsabile. La mostra è costituita da scatti affascinanti e davvero molto belli, ma la sua particolarità sta nell’unicità di questa scoperta. L’allestimento è stato curato da Riquadri di Angela Cavazzini.
“Nel panorama delle mostre d’arte che ospitiamo al Mavarta durante tutto l’anno – ha dichiarato l’assessore alla cultura di Sant’Ilario Massimo Bellei – la fotografia ha un posto importante. Siamo particolarmente orgogliosi della mostra di Diego Barbacini. È una gioia particolare dare spazio ai nostri concittadini, e in questa occasione abbiamo raccolto e stiamo raccogliendo un grande interesse da parte di appassionati alla natura e all’osservazione del nostro territorio, rispetto al quale ci sembra di assistere a un grande ritorno di interesse. Sono numerose le scolaresche che hanno prenotato una visita, fruibile da chiunque di noi, compresi i bambini”.