
Agrivoltaico, il Comune respinge un’altra richiesta di impianto
Bocciato dall’amministrazione a tempo di record un nuovo progetto da 8,5MWp a Calerno
L’amministrazione di Sant’Ilario ha negato l’autorizzazione alla realizzazione di un nuovo impianto agrivoltaico a Calerno. Dopo le sentenze del TAR che negavano l’autorizzazione per impianti in zone limitrofe e la successiva bocciatura del Ministero ad un’altra installazione agrivoltaica, il Comune conferma la sua linea a tutela dei cittadini e del paesaggio respingendo l’ennesima richiesta in tal senso.
Nei giorni scorsi, infatti, è stata presentata al Comune l’ultima, in ordine di tempo, richiesta di autorizzazione per la realizzazione di un impianto agrivoltaico a terra in zona agricola, in particolare nell’area compresa tra i due impianti (lungo via Martiri e dietro al Ristorante Mareluna) la cui bocciatura da parte del Comune è stata confermata recentemente da altrettante sentenze del TAR di Parma.
La ditta proponente, denominata Calerno Solar Srl, ha chiesto tramite una Procedura Abilitativa Semplificata di installare pannelli agrivoltaici alti quasi 4 m per un totale di circa 8 MWp. Il preavviso di mancato accoglimento (passo obbligato che prelude al diniego della richiesta) è stato inviato a tempo di record da parte degli uffici, a soli due giorni di distanza dal ricevimento della richiesta.

“L’Ufficio Tecnico ha ormai acquisito una notevole competenza sulle questioni inerenti a questo tipo di procedure – ha dichiarato l’assessore ai lavori pubblici Eva Coisson – e le sentenze del TAR, oltre naturalmente al pronunciamento del Ministero sulla Valutazione di Impatto Ambientale dell’agrivoltaico ‘Giambattista’, ne hanno confermato il corretto operato”.
“Alla base di tutto – ha concluso Coisson – sta comunque la volontà politica, ribadita ancora una volta anche attraverso questo atto tecnico, di non consentire interventi calati dall’alto, non coerenti con i nostri strumenti di programmazione territoriale e non compatibili con gli ambiti agricoli ad alta vocazione produttiva che caratterizzano il nostro contesto paesaggistico”.
Interviene anche il sindaco, Marcello Moretti, con un appello al Governo: “Questo continuo proliferare di iniziative che si susseguono senza rispetto della pianificazione territoriale dei Comuni e in attesa delle norme che le Regioni devono emanare in materia richiede una moratoria degli impianti per rispetto delle specificità dei territori, dei cittadini, degli agricoltori e degli investitori stessi “. Nel frattempo, l’amministrazione ha avviato lo studio di soluzioni compatibili per le energie rinnovabili, in un’ottica di area vasta e nel rispetto della vocazione dei diversi contesti, a partire dall’individuazione delle zone in cui l’impatto sarebbe più limitato, come parcheggi, cave, aree dismesse e di risulta.