Transizione energetica? Sì, ma senza imposizioni ai Comuni
Stasera venerdì 6 dicembre alle ore 21 incontro con i parlamentari reggiani nella sala civica di Calerno. Il sindaco Moretti: “non possiamo accettare progetti che ci vengono calati dall’alto”.
Un confronto con tutti i parlamentari reggiani su un tema fondamentale come la transizione energetica. Sia a livello teorico e sia, in particolare, per la sua ricaduta sui territori, su chi li amministra e su chi li vive.
L’amministrazione di Sant’Ilario organizza un incontro su questo delicato argomento venerdì 6 dicembre alle ore 21 alla sala Civica di via Patrioti a Calerno con i reggiani in parlamento: Graziano Delrio, Ilenia Malavasi, Andrea Rossi e Gianluca Vinci.
“Vogliamo discutere con i parlamentari su come affrontare la transizione energetica – ha dichiarato il sindaco di Sant’Ilario Marcello Moretti, che parteciperà all’incontro – partendo dal problema che si è creato a Calerno, a seguito dell’intenzione di alcuni privati di installare un parco agrivoltaico di circa 80 ettari al quale si aggiungono altri interventi di fotovoltaico per complessivi 100 ettari circa, tutti su area agricola. Un progetto pensato – ha proseguito Moretti – senza alcun coinvolgimento della comunità locale e con chi la rappresenta. Noi invece crediamo che il necessario passaggio all’utilizzo delle nuove fonti di energia, con conseguente elevata interazione paesaggistica, per quanto condivisibile possa avvenire solo in un’ottica di collaborazione e di concertazione con le comunità e le istituzioni locali, che hanno tra le loro funzioni il governo del territorio attraverso gli strumenti di pianificazione. Bypassare queste funzioni non solo non elimina burocrazia, semplicemente la scarica sui Comuni, ma costituisce anche una lesione al corretto funzionamento della democrazia, che ha senso se si tiene conto di interessi e di visioni diverse da comporre nelle forme e nei modi previsti, come vuole la Costituzione. Le forzature, da qualsiasi parte provengano, indeboliscono le democrazie rendendole sempre più indistinguibili dalle autocrazie favorendo posizioni populiste, o all’opposto la disaffezione al voto. E nel caso specifico della transizione energetica, producono resistenze conservatrici ed alimentano la cultura complottista. Noi ci siamo incontrati e ci incontreremo ancora per dare sempre maggior rilievo alla posizione di tutta la comunità che si è manifestata già a più riprese a partire dalla recente campagna elettorale, ha assunto la forma di un Ordine del Giorno votato senza contrarietà in Consiglio Comunale ed è stata, come dicevamo, manifestata in diversi incontri pubblici, affinché si prenda atto a tuti i livelli della posizione di contrarietà a tali interventi e le sia data dignità politica. Siamo di fronte – ha concluso il sindaco – ad una fase nuova dei processi di industrializzazione e di riorganizzazione delle filiere produttive, che riguarda anche la produzione di energia di cui i cittadini santilariesi vogliono, come è giusto che sia, essere protagonisti attraverso le istituzioni che li rappresentano”.