PRIMO PIANORICORDI

ADDIO LINA

E' scomparsa all'età di 91 anni la Professoressa Disolina "Lina" Violi. Se ne va una protagonista assoluta della storia del nostro Comune, che ha cambiato il volto dei servizi per l'infanzia, educativi, sociali e per gli anziani del paese, rendendoli elementi essenziali della crescita socio-culturale e del benessere della nostra comunità.

Lina Violi (seconda da destra) il giorno dell’inaugurazione dell’Asilo Nido Girotondo di Sant’Ilario, il 2 maggio 1972.

Lina Violi ha amato tantissimo Sant’Ilario, che ha ricambiato in pieno questo amore. Ha amato la sua gente e le sue istituzioni pubbliche, a partire dalla scuola media a cui si è dedicata per tanti anni, prima insegnando e poi dirigendola con autorevolezza e passione in qualità di Preside, facendo crescere intere generazioni di ragazzi. E dobbiamo tutti essere grati a Lina per l’impegno enorme profuso come amministratrice comunale per tutti gli anni ’60 e ’70, in cui fu anche vice sindaca, anni in cui sono stati ideati e realizzati a Sant’Ilario i fondamentali servizi pubblici alla persona che da allora sono parte essenziale della nostra comunità. Fra questi, l’Asilo Nido di Sant’Ilario, aperto nel maggio 1972 grazie al lavoro appassionato e tenace di Lina, all’epoca assessora nella giunta guidata dal sindaco William Colli, una grande conquista pedagogica e socio-culturale fortemente innovativa, una delle prime strutture per l’infanzia ad aprire nella provincia di Reggio.
Lina fu anche l’amministratrice che configurò e realizzò il servizio anziani nelle sue varie articolazioni, sviluppando i valori del diritto all’assistenza in generale anche verso forme specifiche di assistenza domiciliare, come alternativa alle risposte date solo dalle tradizionali case di riposo.
Gli esempi del suo straordinario operato da amministratrice comunale sono tantissimi e non possono essere tutti citati, ma non possiamo non ricordare il contributo essenziale dato da Lina anche all’apertura della scuola dell’infanzia di Calerno, l’istituzione a S.Ilario della scuola di avviamento professionale (Ipsia), la trasformazione del Fiastri in scuola dell’infanzia comunale, la scuola elementare Calvino di Calerno, la realizzazione della biblioteca comunale, l’istituzione del centro ricreativo educativo scolastico (Cres), del centro anziani, l’avvio dell’assistenza infermieristica. Una serie di obbiettivi e progetti realizzati grazie a profondi studi e scelte culturali innovative, non scontate, a volte anche osteggiate da un parte del paese nelle fase della loro elaborazione, ma rivelatesi tutte giuste e positive per lo sviluppo sociale e culturale di Sant’Ilario. Scelte che hanno radicalmente mutato, in meglio, il volto del paese, dei suoi servizi educativi e scolastici, della sua offerta culturale, della cifra della sua accoglienza e assistenza sociale, della sua umanità e del livello del suo benessere collettivo.
Con Lina se ne va una protagonista assoluta della storia del nostro Comune. Una donna di sapere e di cultura profondamente altruista e capace, innamorata del suo paese e della storia del suo territorio, che ha mirabilmente contribuito a raccontare e divulgare attraverso una serie di preziose pubblicazioni storiche imprescindibili per chiunque senta il bisogno di capire davvero la storia, e “le storie”, del luogo in cui vive. Una donna innamorata dei ragazzi che ha istruito ed educato a scuola, e dei cittadini santilariesi ai quali, da amministratrice, ha semplicemente migliorato la vita, dedicando a questo paese tutta sé stessa con passione, ispirazione e talento. Tutti noi le dobbiamo davvero tantissimo.

Marcello Moretti

Sindaco di Sant’Ilario d’Enza

 

La redazione del Gazzettino Santilariese si unisce al dolore delle figlie Nadia e Claudia e di tutti i familiari. Addio Lina.

 

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