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Via Emilia bis, lo scontro politico non giustifica offese gratuite

Il gruppo consiliare Sant’Ilario Futura replica all’intervento della minoranza Alternativa Civica: la variante alla Via Emilia è di competenza statale, non può essere finanziata dalla Provincia. Il clima da rissa permanente non aiuta il paese.

A seguito dell’ultimo, scomposto, attacco personale della lista di minoranza Alternativa Civica al Sindaco e alla sua giunta sul tema Via Emilia bis, il gruppo consiliare Sant’Ilario Futura replica con fermezza, sottraendosi al clima da rissa in cui qualcuno vorrebbe far cadere il confronto e il paese.

Prendiamo atto dello stile rabbioso e offensivo della minoranza, ma non lo raccogliamo e non scenderemo mai a questo livello: prima di denigrare una persona perbene ed un ottimo sindaco come Carlo Perucchetti sarebbe bene essere almeno sicuri dell’argomento di cui si parla. La via Emilia Bis è una strada di competenza statale, che va finanziata con soldi statali, da ANAS e su input del Ministero dei Trasporti, il quale dovrebbe essere l’oggetto delle lamentele della minoranza. È ovvio che, quando alla Provincia è stato chiesto quali fossero le priorità di intervento tra le proprie strade, il risultato sia un elenco in cui una strada statale come la via Emilia bis, per quanto importante per il territorio, non è citata.

Non a caso in questi anni abbiamo lavorato, di concerto con le amministrazioni confinanti e sovraordinate, per ottenere che la realizzazione dell’opera infrastrutturale via Emilia bis sia contenuta nel prossimo contratto di programma triennale di intervento sulla rete stradale regionale da stipulare con ANAS, perché quello era il percorso corretto. E comunque, per quanto possibile, il Comune di Sant’Ilario e la Provincia di Reggio Emilia hanno portato contributi molto concreti in questi anni: la realizzazione della rotonda di innesto sulla SP111, le indagini archeologiche, il progetto preliminare (di cui è in corso l’aggiornamento) per avere un’indicazione attendibile del costo dell’opera. Quindi, delle due l’una: o la minoranza non si è informata su un aspetto basilare della vicenda o l’ha volutamente ignorato, decidendo di offendere in maniera pesante, gratuita, premeditata e scorretta la giunta di Sant’Ilario ed il suo sindaco. E, indirettamente, tutti i suoi abitanti, colpiti da una mistificazione, non degna di un confronto politico civile.

In più, ma non meno importante, riteniamo che la violenza verbale e l’attacco personale siano strumenti inaccettabili in un confronto politico duro ma sano e che non possano mai essere derubricati come propaganda. Un certo linguaggio, un certo modo di fare politica non devono appartenere a Sant’Ilario, non devono mai essere messi in pratica da chi dice di amare la nostra comunità, il nostro paese. E non sono degni di una comunità come la nostra, che viene da una tradizione di confronto dialettico civile e rispettoso delle opinioni di tutti. Per quanto ci riguarda il fine non giustifica i mezzi e i modi di fare definiscono le persone, tanto quanto le loro idee. Che siano di maggioranza o di minoranza.

Il gruppo consiliare Sant’Ilario Futura

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