Perucchetti: “l’accoglienza va gestita in modo organizzato e professionale”
Il Sindaco di S.Ilario in merito all’apertura del centro accoglienza a Martorano (PR). “Il Governo non può pensare di scaricare costi e organizzazione della gestione sui singoli Comuni, senza un progetto organico di accoglienza”
“L’Amministrazione di Sant’Ilario che rappresento sarà sempre favorevole all’accoglienza e metterà in atto qualsiasi attività per favorire l’integrazione. È chiaro però che la gestione dei costi di operazioni complicate, lunghe e onerose, non può essere scaricata sui singoli Comuni. Il Governo deve mettere in piedi strategie di gestione (come il sistema dell’accoglienza diffusa che ha tenuto fino ad oggi) e garantire la copertura economica necessaria”.
Così il Sindaco di Sant’Ilario Carlo Perucchetti, in merito alla realizzazione del centro di accoglienza di Martorano di cui non si ha certezza né sul numero dei migranti e nemmeno sulle modalità organizzative. Un centro nel Comune di Parma individuato direttamente dalla Prefettura di Parma, ma che è talmente vicino a Sant’Ilario da immaginare che il paese ne verrà interessato.
“Ringrazio i tanti cittadini che si stanno esprimendo con grande senso civico senza minimizzare i possibili problemi, ma con la disponibilità ad affrontarli. L’integrazione dev’essere l’obiettivo finale di ogni strategia che venga messa in atto nella gestione di queste persone in fuga da situazioni terribili nel loro paese d’origine – ha spiegato Perucchetti – ma è chiaro che è indispensabile dialogare, come Sindaco e come Unione dei Comuni della Val d’Enza, con le amministrazioni dei Comuni di Parma, Montechiarugolo e Sorbolo Mezzani; con loro chiederemo un incontro al Prefetto per avere i relativi chiarimenti in merito. C’è necessità assoluta che il governo investa risorse in una gestione adeguata e professionale, nell’ottica di una distribuzione diffusa sui territori e di temporaneità. L’impegno per una convivenza civile e per l’integrazione è l’unica soluzione in grado di garantire stabilità sociale per tutti, residenti e migranti”.