Il Presidente Bonaccini con i Giovani Democratici: ambiente e territorio le sfide del futuro

È stata una serata intensa e molto partecipata, con oltre 200 persone intervenute, quella che ha chiuso la festa Dem di Sant’Ilario con il Presidente della Regione Stefano Bonaccini, nell’arena dibattiti e spettacoli gestita dai Giovani Democratici.

Ambiente e Territorio le parole chiave, già delineate da Laura Arduini, segretaria provinciale dei Giovani Democratici, nella sua puntuale introduzione che ha declinato il focus della serata: cambiamento climatico, transizione ecologica, aree interne, sanità territoriale e aperture sul futuro del lavoro per i giovani. Il dibattito, moderato da Emanuele Ferrari, vice sindaco di Castelnovo Monti, ha visto protagonisti Luigi Tosiani, segretario regionale PD e Stefano Bonaccini, al termine di una lunghissima giornata di incontri.

Tosiani ha ricordato come la lotta al cambiamento climatico, che la destra nega e ritiene non necessaria, sia invece il caposaldo di ogni buona politica di sviluppo, un tema che colloca la nostra Regione, anche già per quanto messo in campo, in un contesto nazionale ed europeo, perché questa è una sfida che si vince tutti insieme, in un campo largo di alleanze e condivisione che ha come scenario le prossime elezioni europee. Bonaccini poi ha ripreso con la proverbiale energia e passione tutto il cammino che il governo regionale ha intrapreso: dalla legge urbanistica sul consumo zero di suolo, ai percorsi di valorizzazione e tutela delle filiere agricole e agroalimentari, al finanziamento sulle comunità energetiche. Una visione complessiva di sviluppo sostenibile, declinato in progetti concreti, in pratiche e reti di relazioni quotidiane, che ci pone come avanguardia nel nostro paese, a indicare la strada del futuro. Non sono mancate infine le considerazioni sul tema alluvioni e sui fatti più recenti: la nostra Regione e suoi i cittadini sono pronti alla ricostruzione: è necessario non rinuncire a un dialogo con il governo, anche quando è difficile, ma chiedere di fare presto, e non usare questa catastrofe per fino elettoralistici. Gli emiliani e romagnoli hanno dimostrato la loro concretezza e forza di resilienza già all’epoca del terremoto, confermata poi durante il covid, quando siamo stati tra i primi a collaborare al meglio col generale Figliuolo. E si conteniuerà su questa strada.