Una fabbrica, storie di persone: la Superbox
Lunedì 26 giugno alle ore 21 si presenta al Mavarta il libro sulla Superbox, azienda che ha sviluppato il territorio. Storie individuali e di una comunità che nel boom economico è passata da contadina a industriale.
Quante storie ci stanno in una scatola? E quante in una fabbrica di scatole? Storie individuali, di persone che hanno cambiato, a volte per sempre, la loro vita. Ma anche storie di una comunità, che da piccola e contadina diventa grande e industrializzata. Fino ad arrivare alla storia di un paese che, uscito da pochi anni dalla Seconda Guerra Mondiale si trova catapultato in un boom economico senza precedenti.
Tutto questo si trova nel libro “Una fabbrica, storie di persone – Superbox, caso esemplare di un’industria nata nell’Italia del boom economico”. Il libro, realizzato dal Gruppo di ricerca storica di Sant’Ilario d’Enza e Gattatico, in collaborazione con il Gruppo storico/archeologico della Val d’Enza, verrà presentato al Mavarta a Sant’Ilario lunedì 26 giugno alle ore 21.
Sarà un’occasione davvero di grande interesse, con il sindaco Carlo Perucchetti che farà introdurrà, seguito da Luca Ronzoni, sindaco di Gattatico. Nella serata, oltre agli interventi dei vari autori del volume, i presenti potranno apprezzare anche lo studio introduttivo realizzato da Vittorio Moggi e le interessantissime testimonianze dei diretti protagonisti grazie alle video interviste realizzate da Cinegraph Movies.
Il libro racconta la storia di Sant’Ilario e della sua comunità attraverso la nascita, lo sviluppo, il declino e la fine di Superbox, multinazionale di proprietà inglese, specializzata nella realizzazione di scatole e lattine, che nel 1960 dopo una ricerca di mercato stabilì una sua sede decentrata proprio a cavallo tra il territorio di Sant’Ilario e Gattatico. I proprietari decisero di aprire qui la sede dal momento che Gattatico allora era considerata area depressa ed i vantaggi, dal punto di vista fiscale, erano allettanti per i proprietari dell’impresa.
La fabbrica fu subito attrattiva, in primo luogo perché in paese c’erano poche altre realtà
industriali, ma soprattutto perché la Superbox era dotata di tecnologia avanzata, di sistemi aggiornati di organizzazione del lavoro e anche di una mensa, cosa davvero all’avanguardia in quel tempo. All’epoca della nascita dell’insediamento Sant’Ilario e Calerno contavano insieme circa 5.000 abitanti. Pochi anni dopo gli abitanti erano 7.500, con i nuovi arrivati provenienti principalmente dalla campagna.
“Nel momento di massimo splendore – racconta il Sindaco Perucchetti – la Superbox arrivò ad avere circa 1.200 dipendenti, ovvero 1.200 famiglie la cui vita economica dipese da questa realtà.
All’inizio l’azienda fece arrivare i tecnici dall’altra sede in toscana, che costituirono la prima classe dirigente. Tanti di loro, e dei loro discendenti, si sono fermati qui da noi, diventando parte integrante della comunità”.
Il libro, illustrato da numerosissime fotografie d’epoca, analizza nella prima parte lo sviluppo economico ed i movimenti migratori in e da Sant’Ilario in relazione alla presenza della fabbrica attraverso uno studio realizzato da Vittorio Moggi. Nella seconda parte invece, offre al lettore 36 testimonianze e interviste da parte di chi ha lavorato nella ditta, offrendo uno spaccato esemplare dell’Italia del boom economico.
“A partire dal quel momento – conclude Perucchetti – il paese si è sviluppato, anche grazie ad un investimento importante fatto dal Sindaco Poletti sul territorio per la realizzazione di un’area che ospitasse queste realtà produttive, ovvero il quartiere Bellarosa, che con le dovute modifiche è comunque lo stesso di allora e che si è potuto sviluppare grazie alla lungimiranza degli amministratori che si sono adoperati, ad esempio, a fare sì che Sant’Ilario fosse uno dei primissimi Comuni in Italia ad avere il gas metano”.
Appuntamento dunque per lunedì 26 alle ore 21 al Mavarta per scoprire questa interessante aspetto della storia della nostra comunità.