PRIMO PIANOTERRITORIO ECONOMIA E LAVORO

Parte il progetto “I Borghi di Matilde”

Con un nuovo logo realizzato dagli studenti dell'istituto D'Arzo, prende forma l'iniziativa di promozione turistica ed economica dell’Unione Val d’Enza.

Il nuovo logo del progetto di promozione turistica ed economica della Val d’Enza.

“I Borghi di Matilde” è il primo progetto di promozione turistica ed economica del territorio che unisce tutti gli otto Comuni dell’Unione Val d’Enza (Canossa, San Polo d’Enza, Montecchio Emilia, Sant’Ilario d’Enza, Bibbiano, Cavriago, Campegine e Gattatico). L’iniziativa è frutto della stretta collborazione fra Regione Emilia Romagna e Unione Val d’Enza, che hanno finanziato il progetto.   La realizzazione del logo identificativo, che accompagnerà tutte le attività del progetto fino al luglio 2024, è stato realizzato grazie ad una convenzione con l’Istituto Superiore Silvio D’Arzo.
Le classi 4A e 4B della sezione Grafica Comunicazione si sono esercitate analizzando e sviluppando il compito come una vera e propria commessa lavorativa, liberando la creatività. I ragazzi si sono distinti per passione e dedizione, lavorando anche da casa per consegnare tutto nei tempi richiesti. A seguire tutte le fasi dell’elaborazione sono stati i professori Margherita Gazzola e Roberto Zambelloni, con la collaborazione di Davide Catellani dello Studio-Visione, agenzia grafica incaricata della realizzazione del materiale grafico del progetto (manifesti, locandine, vetrofanie e pieghevoli).
Le due classi hanno proposto oltre 30 progetti. Di questi, quattro sono stati selezionati dai docenti per il ballottaggio finale sul quale dovevano esprimersi gli assessori delegati dai Comuni: Massimo Bellei (Sant’Ilario d’Enza), Loretta Bellelli (Bibbiano), Luca Boni (San Polo d’Enza), Roberta Dieci (Montecchio Emilia), Matteo Franzoni (Cavriago), Gabriele Gelmini (Canossa), Giusy Mendrano (Campegine), Daniele Paterlini (Gattatico).
È stato scelto il logo che in maniera più diretta possibile comunicasse la varietà degli otto Comuni dell’Unione, senza troppi riferimenti “storici” ma con uno sguardo al futuro e allo sviluppo. La scelta era quella di staccare la figura di Matilde di Canossa dal suo ambito esclusivamente “storico”, portandola nei nostri borghi. Il logo si caratterizza per due elementi principali: le otto colline, riprese dall’attuale logo della Val d’Enza, e il segno giallo posizionato nella zona centrale superiore, che riprende il punto di localizzazione di Google Maps e rappresenta in maniera semplificata la testa di Matilde. Questo elemento, sommato alle sottostanti colline, ricorda l’idea di un abbraccio.

Il progetto “I Borghi di Matilde” si svilupperà in due azioni principali. La prima riguarda un concorso che assegnerà buoni spesa – spendibili nelle attività commerciali della Val d’Enza – attraverso estrazioni settimanali che si terranno di volta in volta in un Comune diverso. La seconda è la creazione di un circuito unico di promozione degli eventi e delle principali iniziative che si svolgono negli otto Comuni, che si avvarrà oltre che di una comunicazione tradizionale, anche di una pagina Facebook, mentre sul sito internet dell’Unione sarà realizzata una sezione dedicata al progetto che raccoglierà tutte le iniziative in programma.

Molto soddisfatto Luca Ronzoni, Presidente dell’Unione Val d’Enza: “Il primo progetto di promozione turistica ed economica del territorio che unisce tutti gli otto Comuni dell’Unione Val d’Enza è un’operazione che parte dal passato e guarda al futuro, coinvolgendo i nostri ragazzi, i commercianti, e tutte le associazioni che animano le piazze ed i luoghi di aggregazione.
Una grande soddisfazione per il lavoro svolto dalla Giunta, che ha aderito al bando regionale con un progetto valido ed un cofinanziamento, e poi dai tecnici e dagli assessori, che hanno avuto il coraggio di superare l’ottica dei propri “campanili” con una visione più ampia e significativa di area vasta o più semplicemente di Unione. Abbiamo utilizzato la figura della Contessa Matilde, storica ma al contempo attualissima e piena di significato, quale fulcro turistico per collegare tutti i territori della nostra valle, riallacciandoci alla sua abitudine di uscire dal proprio castello per incontrare nei borghi gli abitanti del tempo, fautrice di un’idea di unione e condivisione”.

Mostra di più

Articoli Correlati