Il 25 settembre scegli da che parte stare
La cooperazione fra i Paesi europei e le risorse comunitarie sono l'unica via per superare le gravi crisi che indeboliscono il nostro Paese, dalle famiglie alle imprese. Il Partito Democratico ha l'autorevolezza, la serietà e le competenze per vincere queste sfide senza isolarci dall'Unione Europea e indirizzandola a fare ciò che serve per proteggere i cittadini e far crescere il Paese.
Siamo consapevoli del difficile momento che attraversava e attraversa il Paese, per questo abbiamo cercato responsabilmente di dare il nostro contributo al Governo, anche in una formula inedita di unità nazionale.
Famiglie e imprese non hanno colore, vanno sempre protette per essere davvero libere e serene. Abbiamo perso l’autorevolezza di Draghi che, con le sue relazioni, ha governato passaggi complessi e difficili portando l’Italia a essere un Paese di riferimento in Europa. Questi concetti, a nostro parere, sono fondamentali per orientarsi nel voto e superare quel disorientamento che, seppur comprensibile, non deve diventare astensione, perché non votare significa lasciar decidere agli altri, sempre e comunque.
Oggi si confrontano due idee: da una parte c’è la vecchia e perdente ricetta di chi crede nella protezione del Paese chiudendosi nei confini nazionali, senza cooperazione tra le grandi potenze, isolandosi dal resto d’Europa; dall’altra c’è chi, come noi, afferma che oggi i principali problemi sono su scala internazionale (ambiente, energia, migrazioni, lavoro, fiscalità, redistribuzione della ricchezza…) ed è a quel livello che vanno governati per restituire piena sovranità ai cittadini, per risolvere i problemi di chi non ce la fa.
Spesso le istituzioni sovranazionali ci hanno dato l’idea di essere distanti e distratte. Però è anche vero che la pandemia ed il conflitto in Ucraina hanno aperto gli occhi a tanti politici europei che hanno sposato la linea della collaborazione e della condivisione delle risorse tra paesi; l’Italia mai avrebbe potuto affrontare da sola la crisi pandemica e tanto meno quella energetica che stiamo attraversando. La politica dell’austerità ha lasciato finalmente il posto alla politica della stretta cooperazione e della solidarietà tra Stati europei. Noi pensiamo che questa sia la via giusta. Non diciamo che è facile, ma sicuramente è quella che ha un futuro. Dobbiamo favorire lo scambio tra mercati che favoriscono le nostre imprese e dare lavoro ai nostri figli. Solo in una logica di solidarietà e collaborazione tra Stati si possono trovare le ingenti risorse che servono per combattere le grandi emergenze, si possono dare tutele maggiori a tutti i lavoratori evitando competizione al ribasso, si possono fare politiche fiscali abolendo quei paradisi che attraggono risorse spesso provenienti da attività illecite, si possono difendere i diritti delle persone e la sicurezza in tutte le sue forme, possiamo costruire non solo una difesa comune europea necessaria a costruire la pace, ma anche una scuola ed una università che formino donne e uomini consapevoli e liberi.
Siamo ben consapevoli dei nostri limiti ma anche delle nostre qualità. Siamo un grande partito popolare che si è messo sempre a disposizione del Paese quando è stato necessario e quando altri hanno fallito.
Abbiamo imparato tutti che governare per cinque anni è diverso dal vincere le elezioni fornendo ricette semplicistiche; noi abbiamo la serietà delle proposte, la qualità dei parlamentari e un forte senso istituzionale. Sui nostri territori emiliani ci sono persone che hanno già fatto esperienze importanti a vari livelli, con importanti innesti di quella società civile che ha fatto percorsi diversi dalla politica.
Votandoli, i cittadini potranno far sentire la loro voce in Parlamento nei prossimi anni.
Spesso siamo stati chiamati alla responsabilità di governo, cercando di rimettere in sesto situazioni compromesse, questa volta chiediamo di essere chiamati a governare con un consenso più ampio, con una squadra di parlamentari competenti e disponibili sempre a collaborare con quei compagni di viaggio con cui si condivide un progetto sovranazionale.
Sei tu a scegliere, scegli da che parte stare. Scegli oggi il Partito Democratico, per un’Italia libera, equa e democratica.
Marcello Moretti, Cecilia Bosio, Giordano Colli
Committente responsabile: Sveno Ferri ai sensi della L. 515/93 e ss.