Toti Scialoja, un maestro dell’arte contemporanea
Terzo appuntamento delle "Mostre di 1 Giorno" al Centro Mavarta, sabato 2 aprile ore 16.30, con opere di Scialoja, Mugnaioli, De Moro, Serafini.
L’ultimo appuntamento di “Mostra di 1 Giorno” (sabato 2 aprile alle 16.30) è incentrato su una magnifica opera, “Infanzia n.1”, che si può ammirare quotidianamente presso la Biblioteca Comunale di S.Ilario: Toti Scialoja, figura di assoluto rilievo del panorama artistico e intellettuale del dopoguerra italiano, la donò al Comune nel 1987. La formula del pomeriggio sarà quella già collaudata: prima i visitatori faranno conoscenza delle opere, poi avverrà l’incontro con l’esperto. In conclusione ritorno alla visione dei quadri e piccolo aperitivo. L’incontro al Centro Mavarta sarà condotto da Tullio Masoni, critico cinematografico, scrittore ed ex responsabile della Biblioteca di S.Ilario, che ebbe modo di stringere un bel legame di amicizia con il Maestro.
Toti Scialoja (1914-1998), uno dei massimi esponenti italiani dell’espressionismo astratto, fu anche scenografo e poeta. “Un quadro non deve essere un mazzo di fiori – ha scritto – Un mazzo di fiori porta allegria, ma la pittura è un’altra cosa: non porta né allegria né tristezza”. Ciò per intendere una figurazione filtrata dalla scuola romana, specialmente da Mafai, poi dalle esperienze d’oltreoceano del secondo dopoguerra. Coltivò rapporti di amicizia artistica con Rohtko, De Kooning, Motherwerll, Calder e, in Italia, Afro, Burri, e Melotti. La sua vocazione poetico-letteraria, secondo Giovanni Raboni, attinge alla “tradizione del nonsense, da Edward Lear e Lewis Carroll, sino ai surrealisti”.
Scialoja è stato ospite della Biblioteca Comunale di S.Ilario nel 1986 per una lettura di poesie e una mostra di carte, e nel 1987 per la personale di Bruno Olivi (che aveva presentato in catalogo con una lettera) e l’esposizione di “Infanzia n.1”.
Per l’occasione l’allestimento si arricchirà di altri lavori del Maestro provenienti da collezione privata e opere degli allievi Daniela Mugnaioli, Vincenzo De Moro, Carlo Serafini, anch’essi protagonista di una mostra santilariese di fine anni Ottanta.