L’appello dei Sindaci della provincia per le festività natalizie
Rispetto delle regole e prudenza nei comportamenti personali per limitare al massimo la circolazione del virus, per non pregiudicare quanto fatto fino ad ora
Con il numero dei contagi in aumento, i 42 Sindaci guidati dal Presidente della Provincia di Reggio Emilia Giorgio Zanni lanciano un appello affinché, con l’impegno di tutti, le prossime settimane coincidenti con le festività natalizie portino con sé tutte le doverose attenzioni per prevenire quanto più possibile la diffusione del Covid19 in un momento decisamente ancora molto delicato.
Grazie ai comportamenti collettivi e personali di ognuno di noi – dichiarano i Sindaci – allo straordinario operato del sistema socio-sanitario e ad un positivo andamento della campagna vaccinale che nella nostra provincia ha toccato quota 91% di vaccinati con prima e seconda dose, e nel momento stesso dell’ulteriore decisivo sforzo per la somministrazione delle terze dosi e dei richiami, potremo trascorrere festività natalizie diverse da quelle dello scorso anno. Diverse ma certamente non meno attente rispetto ai nostri comportamenti personali per prevenire al massimo la diffusione di un virus che ancora oggi continua a colpire le nostre comunità. L’importanza dei vaccini è fondamentale per proteggere noi stessi e gli altri sia in termini di mortalità che di gravità dei sintomi in caso di contagio, ma non ferma i contagi, né tanto meno le conseguenze che l’aumento dei casi positivi porta con sé scaricandosi inevitabilmente sul nostro sistema sanitario. Proprio per questo motivo serve avere estrema prudenza e una rinnovata responsabilità, personale e collettiva, per salvaguardare tanto le festività quanto i periodi successivi. Importante continuare a mantenere alta l’attenzione rispettando le norme basilari sul distanziamento personale, l’utilizzo della mascherina e l’igenizzazione, evitando assembramenti e prestando quanta più attenzione possibile anche a tutti gli appuntamenti di ritrovo e socialità in luoghi pubblici o privati.
Ad oggi il numero dei contagi è in aumento e i modelli predittivi annunciano che non siamo ancora al picco della quarta ondata, sulla quale peraltro peserà anche l’incidenza della nuova variante Omicron. Come abbiamo tutti ben compreso negli ultimi due anni, un aumento dei contagi provoca inevitabilmente una maggiore pressione sul nostro sistema sanitario con conseguenze per tutte le prestazioni sanitarie, anche non legate al Covid, e alla gestione ordinaria dei pazienti. Per questo motivo i nostri Comuni continueranno a sensibilizzare e percorrere strade come l’obbligo dell’utilizzo della mascherina anche all’aperto per esempio nei centri storici e ovunque non sia possibile rispettare il distanziamento interpersonale. Le misure di controllo dei Green Pass e degli assembramenti saranno rafforzate grazie alla collaborazione fra le Polizie locali e tutte le Forze dell’Ordine coordinate da Questura e Prefettura. Anche per le scuole è un momento tanto delicato quanto importante. Le attività di tracciamento messe in campo dall’Ausl aiutano a circoscrivere i casi e a non dare vita a nuovi focolai, ma più il numero di contagi aumenta, più la velocità dei tracciamenti tende inevitabilmente a risentirne. Anche per questo motivo bisogna proteggere la nostra comunità ed è necessario porre una maggiore attenzione a tutte le iniziative che si stanno organizzando anche privatamente nelle proprie abitazioni, nelle sedi di associazioni, società e impianti sportivi di ogni tipologia, così come nei luoghi sociali di ritrovo. Tutte queste azioni congiunte rimangono le armi fondamentali per continuare a garantire la sicurezza sanitaria utile al mantenimento di una riconquistata socialità, a tutela del lavoro di attività commerciali e produttive, eventi, cultura e spettacolo, passando per le attività sportive e scolastiche in presenza ed i servizi di trasporto pubblico.
Seguire le regole, porre sempre grande attenzione in ogni contesto, è il modo migliore per trascorrere le festività insieme ai propri cari e soprattutto in sicurezza. Per noi stessi e per gli altri. Per non pregiudicare in pochi giorni il percorso di costruzione di una nuova normalità intrapreso tutti insieme.