Aiuti per famiglie e imprese dal Comune a seguito della variazione di bilancio
(a cura del gruppo Sant’Ilario Futura)
Nel Consiglio Comunale del 30 luglio è stato approvato, con i soli voti favorevoli del gruppo di maggioranza Sant’Ilario Futura, un primo assestamento del bilancio comunale che riguarda in buona parte (anche se non esclusivamente) la “rivoluzione covid-19”: minori entrate, maggiori spese, contributi regionali e nazionali, primi aiuti per la ripartenza. Innanzitutto, per le famiglie più in difficoltà, sono stati stanziati 35.000 euro che il servizio sociale territoriale indirizzerà a chi ha maggiormente bisogno di sostegno, a seguito della crisi. Diverse agevolazioni già esistenti (come quelle per bollette e TARI) fanno infatti riferimento all’ISEE calcolato sui redditi del 2018, mentre grazie all’attività puntuale sul territorio degli operatori del servizio sociale sarà possibile individuare e aiutare anche le persone che negli ultimi mesi hanno visto ridursi drasticamente gli introiti e quindi i mezzi di sostentamento.
E’ stato inoltre ottenuto un finanziamento regionale per il sostegno alle attività sportive e motorie di bambini e ragazzi, per favorire la ripartenza delle attività delle società sportive del territorio, e un finanziamento statale per effettuare lavori sulle scuole che permettano di partire regolarmente a settembre in presenza e nel rispetto delle regole anti-covid19.
Per quanto riguarda le imprese, il corrispettivo di occupazione del suolo pubblico (COSAP) non sarà applicata ai vari soggetti che non hanno potuto usufruirne per i mesi del lock-down (come i banchi del mercato); le “distese estive”, ora consentite a tutti i negozi di vicinato (non solo bar e ristoranti), saranno gratuite fino al 31 ottobre. Grazie a un fondo statale, sarà applicata anche una riduzione dell’IMU per gli alberghi.
In merito alla Tassa Rifiuti, TARI, il Consiglio Comunale ha approvato la riduzione della quota variabile dell’imposta, per le attività commerciali e produttive che sono state chiuse o parzialmente chiuse durante il lock-down. In particolare, non pagheranno la quota variabile per i 3 mesi di lock-down (corrispondente al 25% di riduzione sull’importo annuo) le attività che sono rimaste chiuse, mentre avranno una riduzione del 15% sull’importo annuo le attività che sono state chiuse solo parzialmente. E’ stata fatta l’istruttoria da parte degli uffici, in base ai codici ATECO e alle dichiarazioni dei contribuenti, per definire le singole tariffe, in vista della scadenza della prima rata a fine settembre. Viene garantita alle utenze non domestiche la possibilità di chiedere l’agevolazione non riconosciuta o l’integrazione dell’agevolazione, mediante presentazione di documentazione.
La Giunta sta lavorando per finanziare un piano di marketing a sostegno delle attività commerciali che si sta mettendo a punto, anche a seguito dei confronti diretti del neo-assessore al commercio Massimo Bellei con i commercianti, sia singolarmente che in una riunione svolta il 21 luglio scorso.
Al di fuori del tema covid-19, la variazione di bilancio mette a disposizione dei servizi sociali ulteriori fondi per il sostegno alle locazioni e recepisce un contributo regionale per realizzare opere di integrazione dell’area predisposta a fini di protezione civile vicino alla caserma dei Vigili del Fuoco.
Complessivamente, gli aiuti per famiglie e imprese ammontano (al momento) a oltre 120mila euro, mentre le minori entrate (per rette scolastiche, concessione locali, ecc.) superano i 170mila euro, cui si fa fronte grazie a contributi statali e regionali (al momento circa 220mila euro), oltre alla rinegoziazione dei mutui per poco meno di 70mila euro. A questi si aggiungono i fondi raccolti dal conto corrente dedicato al Covid (e finanziato anche dalle donazioni degli amministratori di maggioranza) e i gettoni di presenza devoluti da parte delle opposizioni, entrambi finalizzati al sostegno al disagio sociale nell’ambito dei fondi destinati al Servizio Sociale. A fine settembre, con ulteriore variazione di bilancio, sarà possibile fare valutazioni più precise anche alla luce dei dati aggiornati e della situazione sociale.
Il gruppo di minoranza Alternativa Civica sottolinea spesso che dal rendiconto 2019 risulta un avanzo di 341.000 euro, come se con questi soldi si potesse fare qualsiasi cosa: ricordiamo che in tempi normali l’avanzo serve per investimenti o spese “una-tantum”, ma che nel 2020 servirà anche per coprire le maggiori spese straordinarie dovute al COVID e non ancora inserite in questa variazione di bilancio (minori entrate e maggiori spese relative al Centro Diurno gestito da ASP, maggiori costi per la gestione delle scuole, maggiori costi centri estivi, sanificazioni varie ecc.). Questo avanzo, è bene ricordarlo, non può essere utilizzato per la spesa corrente, tanto meno per abbassare le tasse (cosa che comunque varrebbe solo per un anno, mentre il bilancio approvato ad aprile è triennale); in ogni caso è spendibile solo se il bilancio non soffre di crisi di liquidità. L’altro avanzo “libero” di 64.000 euro è già stato destinato ad investimenti sul patrimonio pubblico (lavori di abbattimento delle barriere architettoniche e sistemazione viabilistica di via Gramsci, ad esempio). Anche per quanto riguarda l’Unione Val d’Enza, non è corretto pensare che il bilancio di spesa corrente si possa quadrare con avanzo di bilancio che in ogni caso è contenuto e molto inferiore agli importi comparsi sulla stampa. La Giunta, alla luce delle istruttorie compiute dai servizi, metterà in campo (nella variazione di settembre) tutte le economie che la gestione ha prodotto nei primi mesi dell’anno.
Infine va ricordato che, nonostante la situazione di crisi, lo sviluppo progettuale della variante alla via Emilia rimane al centro del programma politico dell’attuale amministrazione, in linea con le amministrazioni precedenti, fin dall’approvazione (a maggioranza, va ricordato) del Piano Strutturale Comunale nel 2015. Allo stesso modo, in continuità con quanto è stato disposto recentemente con delibere di consiglio, intendiamo proseguire con l’attività di valorizzazione del Villaggio Bellarosa. Tale progetto prevederà inoltre una rimodulazione dei flussi veicolari che consentiranno, anche attraverso la realizzazione di opere viabilistiche, di sgravare il centro abitato di Calerno dal traffico pesante che attualmente attraversa la frazione. E’ però improprio ipotizzare l’utilizzo di quote provenienti dal “Decreto Rilancio” predisposto dal Governo a questo scopo, dato che questi fondi saranno decisivi per coprire anche le minori entrate da oneri di concessioni edilizie e rette.
In conclusione, la Giunta e il Gruppo Sant’Ilario Futura, anche grazie ai contributi statali e regionali, stanno lavorando per indirizzare gli aiuti laddove c’è più bisogno, alle famiglie e alle imprese messe in difficoltà dall’emergenza covid-19, per puntare ad una ripartenza di tutta la collettività, senza lasciare indietro nessuno ma anche senza dimenticare gli obiettivi di lungo termine per il miglioramento della qualità della vita a Sant’Ilario e Calerno.
Gruppo Consiliare Sant’Ilario Futura