Addio “Manfro”
(di Fiorella Gambazza)
E’ scomparso in questi giorni “Manfro”, Umberto Manfredini. Era amico di tutti, gioviale, sempre sorridente e con la battuta pronta. Lo si vedeva elegante ed impeccabile sia quando andava al Bocciodromo, sia quando partiva con la “Bertani” per le sue uscite in bici. Sì, era un appassionato ciclista che, con la sua squadra, ha partecipato a tante corse, anche parecchio impegnative, di cui andava giustamente orgoglioso. Corse che, come per ogni gruppo ciclistico che si rispetti, si concludevano inevitabilmente a tavola, insieme ai compagni di pedalata: e qui si facevano riposare i polpacci a base di buon cibo, un bicchiere di vino, chiacchiere, scherzi e battute a non finire. Aveva lavorato per tanti anni all’Olimpico, insieme alla moglie Iside, e anche qui si era fatto benvolere da tutti: il suo carattere aperto, il buonumore che gli si leggeva negli occhi, il rispetto per gli altri, erano i tratti caratteristici della sua persona. Una bella persona. Vogliamo ricordarlo con la sua tuta da ciclista mentre si arrampica su per una salita, mentre si avvia fischiettando, sulla sella, per uno dei suoi viaggi. Alla moglie Iside, al figlio Fausto, alla nuora Milva, a Mattia e Nicole, esprimiamo la nostra vicinanza interpretando, ne siamo sicuri, il cordoglio di tutto il paese.