Ciao grande Vanni
(di Diego Barbacini)
FOOOOOOOOOORAAAAAAAA… la frase che ti distoglieva dalla tua calma olimpica, che usavi da dietro al bancone, per cacciare Clacchia fuori dal bar per l’ennesima volta…ma poi, chi in quegli anni non si è beccato un FOOOOOOOORAAAAAAAA in mezzo dialetto montanaro, da Vanni…? La coglionata si, ma poi al richiamo, su le ochine e pedalare tutti a casa…portando sempre rispetto… e mica andavi a raccontarlo a casa, se no altro che FOOOOOOOORAAAAAAA…
Questo era il nostro micromondo da ragazzini, il Bar Ariosto, di Vanni e la Pasqua…posti così, a Calerno, non ce ne sono più…uomini così disponibili per la propria comunità iniziano a scarseggiare…si perché il barista ti serviva a banco, ma era anche amico, confidente e spesso padre… beh caro Vannone, sicuramente sei stato un po’ il babbo di tutti noi di quegli anni e oltre al dolore del tuo salutarci, non poterti rendere omaggio per l’ultima volta, lo sarà ancora di più…
così, voglio pensarti in compagnia di quegli altri due “squinternati” con barba e baffi che hai vicino nella foto e che sono stati miti, assieme a te, di quella Calerno… quel FOOOOOORAAAAA continuerà ad essere motivo di un sorriso strappato, per sempre…
Ciao grande Vanni.