Un taxi a Sant’Ilario, con base in zona stazione
(di Massimo Bellei)
In Consiglio Comunale si parla e decide su cose piccole a volte. Che poi possono essere anche grandi per qualcuno, per tutti. Tipo il taxi: se ne hai bisogno non c’è. Intendo proprio un taxi che abbia il suo parcheggio qui in paese. Che se ne hai bisogno per andare a fare una visita, o per andare a trovare tua figlia e non hai la patente, o ancora perché sei scesa o sceso in stazione nel nostro paesino e abiti magari a Traversetolo… che in questi casi la destinazione sembra lontana come la luna. Ne abbiamo parlato in un Consiglio di gennaio e, insieme, all’unanimità (questa parola che ancora spaventa qualcuno, ma che fa tanto bene al paese) abbiamo posto le condizioni perché possa esserci, in un futuro prossimo.
La cosa, semplificando un po’, è andata così: la nostra stazione ferroviaria è ormai molto frequentata, e allora c’è la possibilità di una licenza in più, una nuova autorizzazione.
Per non accollarci costi ulteriori esiste un’Agenzia (che si chiama giustappunto “per la Mobilità”) alla quale abbiamo insieme (mi piace ripeterlo, mi piace un sacco) deciso di affidare il compito di scegliere chi verrà. Siamo certi che è necessario questo servizio. E siamo certi che questa Agenzia vada bene, per questo compito. Per il Comune non è un costo. E questa autorizzazione sarà gratuita. E la piazzola del taxi sarà in paese (non in capo al mondo).
Ora, fatto questo, c’è da sperare che a qualche tassista interessi. Le richieste degli utenti ci sono, forse al momento non sono ancora così appetibili, ma cresceranno tanto.
Tassista, ti aspettiamo…