PRIMO PIANOSCUOLA

Sant’Ilario mette al primo posto bambini e ragazzi con disabilità

L'integrazione e il sostegno concreto, dall'asilo nido all'università

Il territorio reggiano è tra i primi in Italia e a livello regionale che si impegna a garantire l’inserimento dei bambini con disabilità fornendo sostegni educativi dal nido fino al completamento del percorso scolastico. Il Distretto Val D’Enza vanta nel contesto provinciale un primato sia per numero di situazioni seguite sia per consistenza dei finanziamenti dedicati. Questo impegno è molto rilevante per gli Enti Locali per due ordini di motivi. Il primo è che dagli anni ottanta ad oggi la situazione delle certificazioni di gravità ha assunto proporzioni molto rilevanti. Si pensi che solo nel segmento statale gli insegnanti sono passati da 540 nell’anno 2000 a 1.300 nell’anno 2019. Agli insegnanti statali si deve aggiungere la quota di assistenza educativa che è di pertinenza dell’Ente Locale. Il secondo aspetto da considerare è che l’assistenza educativa dovuta per legge per le certificazioni di gravità fornita dai Comuni è totalmente a carico dei bilanci comunali. Questo investimento economico è proporzionato all’aumento delle certificazioni che nel 1995 era pari al 1,9% di alunni disabili sul totale degli alunni e nel 2010 è arrivato al 4%, testimoniando il raddoppio della presenza. Inoltre occorre sottolineare che all’aumento delle certificazioni si affianca la casistica delle certificazioni di gravità che negli ultimi anni ha portato la Regione Emilia Romagna, ed in particolare le provincie di Modena e Reggio Emilia, ai più alti livelli nazionali, sia per la tipologia differenziata di certificazioni che per l’impegno economico sostenuto dagli enti locali. Per esempio nella provincia di Reggio Emilia negli ultimi 10 anni la popolazione scolastica è aumentata del 15,5% ed il numero di studenti disabili gravi è invece aumentato del 59,4%, rilevando un incremento molto consistente nelle scuole secondarie di secondo grado. Per l’anno scolastico in corso il Comune si è assunto l’impegno di continuare a dare valore ai progetti di sostegno ed integrazione aumentando le risorse poiché già a partire da settembre sono aumentati gli inserimenti sia nei servizi educativi per la prima infanzia pubblici e privati, sia negli altri ordini di scuola. Le spese sostenute per i sostegni educativi nell’anno scolastico 2018/2019 per i Servizi Comunali Nido e Scuole Infanzia sono state € 104.227,20; per le Scuole dell’Infanzia FISM sono state € 57.324,96; per l’Istituto Comprensivo sono state € 113.639,53 e per gli Istituti Superiori sono state € 70.095,66 per un complessivo di € 345.287,35. Invece, le spese presunte per i sostegni educativi nell’anno scolastico 2019/2020 per i Servizi Comunali Nido e Scuole Infanzia sono state € 117.392,00; per le Scuole dell’Infanzia FISM sono state € 61.248,00; per l’Istituto Comprensivo sono state € 137.944,80 e per gli Istituti Superiori sono state € 74.220,30 per un complessivo di € 390.805,1. Per l’anno in corso, la spesa indicata è ‘presunta’ in quanto sono probabili variazioni ed evoluzioni, anche significative, determinate da ingressi di nuovi bambini, trasferimenti e richieste di nuove certificazioni, che in genere si concretizzano con un trend in aumento. L’unione dei Comuni Val D’Enza si è attivata con la Provincia e la Regione per segnalare la priorità e la criticità di questo tema che va gestito con un a sinergia di impegni e risorse che andrebbero coordinate a livello regionale. Sia garantendo maggiori contributi agli Enti Locali, sia progettando percorsi di affiancamento alle famiglie attivando servizi extrascolastici dedicati.

Viviana Tanzi (Assessore politiche educative Sant’Ilario d’Enza)

 

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