Entusiasmo e apprezzamento tra gli utenti per l’ammodernamento della stazione ferroviaria di Sant’Ilario
Abbiamo passato un po' di tempo a raccogliere le opinioni e le aspettative degli utenti, soprattutto lavoratori e studenti, e c’è grande curiosità da parte loro per i lavori di riqualificazione in corso alla stazione di Sant’Ilario.
“Aspetto con interesse la chiusura dei cantieri per vedere il colpo d’occhio che la stazione saprà offrire” dice Edoardo, che ne utilizza quotidianamente i servizi per raggiungere il posto di lavoro, “nel frattempo la pensilina e le lastre di vetro offrono riparo dalla pioggia e dal vento e la qualità dell’attesa è senz’altro migliorata”.
Fabio raggiunge la stazione in macchina da Montecchio e attende la riapertura della zona del parcheggio momentaneamente chiusa a causa dei lavori: “Non è sempre facile trovare posto al mattino, una volta ampliato sarà tutto più semplice e potrò raggiungere la stazione con più calma”.
Chi, invece, frequenta la stazione di Sant’Ilario da poco tempo è Melissa, trasferitasi per motivi di studio da Arezzo: “Non ho conosciuto il precedente aspetto della stazione ma mi ha colpito la velocità con cui stanno avanzando i lavori. Sarà interessante visitare il link museale al secondo piano dell’edificio, anche per conoscere qualcosa in più sul territorio che mi ospita”. Non mancano i suggerimenti e le idee dei pendolari. Melissa suggerisce che “sarebbe utile aprire uno sportello custodito da un impiegato per il servizio di biglietteria. Capita spesso, infatti, che qualche viaggiatore straniero non sappia utilizzare la macchinetta e chieda aiuto a un altro pendolare”. E mentre Agata posizionerebbe “qualche panchina al di fuori della sala d’aspetto, per attendere il treno seduti ma all’aria aperta”, il giovanissimo Luca, che frequenta il primo anno di scuola superiore a Parma, arriva a proporre l’apertura di un punto ristoro, “per potermi sfamare dopo cinque pesantissime ore di lezione”. Non può certo conoscere il Baracchino, storica trattoria il cui edificio, posto a fianco della stazione, è stato da poco messo all’asta e sembra avviarsi verso la riapertura. Ma Luca non è il solo a non conoscerne la storia. Tra i tanti ragazzi giovani che per motivi di studio si servono del treno per raggiungere la scuola, quasi nessuno conosce lo storico Baracchino, se non per sentito dire in una conversazione tra familiari. C’è grande entusiasmo, invece, tra gli utenti meno giovani, pronti a riscoprire e riassaporare una tradizione che ha davvero segnato un’epoca del nostro paese. In generale, quindi, la curiosità è tanta. I lavori sono stati accolti con grande fervore dalla comunità, con la nostra stazione che sta assumendo un aspetto sempre più moderno e accogliente.
Daniele Iafulli